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Uno dei percorsi escursionistici fra i più spettacolari del Parco Nazionale d'Abruzzo. Bellissimi i colori autunnali, anche se quest' anno la stagione è leggermente ritardata.
10 i partecipanti, come sempre motivati alla gita e contenti di ritrovarsi all'appuntamento mensile con la natura. Tempo variabile. Bello in partenza e per gran parte della salita. Qualche goccia di pioggia fra Passo Cavuto e Forca Resuni. Poi ancora bello. Ed infine pioggia nella parte finale della discesa lungo la Valle Iannanghera.
Itinerario classico, come da programma. Da Civitella Alfedena (1107) si è imboccato il sentiero che immette nella Valle di Rose, limitata a destra dal M. Sterpi d'Alto e a sinistra dal M. Boccanera. Si è risalita interamente la valle sino ai ghiaioni e alla cresta rocciosa che la delimitano. Il sentiero conduce alla selletta di Passo Cavuto (1942) (ore 2.40). In questa zona, come è consuetudine, non è mancato l'avvistamento di un branco di una ventina di camosci. Altri erano stati avvistati in precedenza, ma più da lontano. Si è proseguito costeggiando l'ampia conca sotto le pendici orientali del Monte Capraro e si è pervienuti a Forca Resuni (1952). Rifugio del PNA, chiuso (ore 0.40 -
La salita e la discesa del Monte Capraro (2100), che avrebbero richiesto complessivamente circa un'ora (opzione peraltro facoltativa), non è stata effettuata a motivo del tempo atmosferico.
Da Forca Resuni si è discesa la boscosa Valle Iannanghera che si è percorsa fino a quota 1305 in vista del Lago di Barrea. Da qui, a sinistra, si è imboccato il sentiero che ha riportato a Civitella Alfedena (ore 2.50 -
Lungo la discesa della Valle Iannanghera, il pensiero è tornato allo straordinario ed inatteso incontro lì avvenuto nell'ottobre del 1998 con una volpe, avvicinata fino a poterle dare cibo dalle mani.