Nepal - Mustang - Website di Franco Fochesato

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Nepal - Mustang

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Itinerario

21 aprile

Partenza dall'Italia in tarda serata

22 aprile

Arrivo nel pomeriggio a Kathmandu. Trasferimento in hotel (Hotel Yak and Yeti)

23 aprile

Visita di Pashupatinath, Bodnath e Patan. Cena in un ristorante indiano sulla Durbar Marg.

24 aprile

Dopo la colazione partenza in bus privato per Pokhara, vivace cittadina, con un bel lago, dalla quale è ben visibile la catena degli Annapurna (Machhapuchhare, Annapurna e Lamjung). La strada per Pokhara, dopo la valle di Kathmandu, segue per lo più i solchi dei fiumi Trisuli e Marshyangdi con suggestivi panorami. Pokhara è una città importante del Nepal, collocata nella regione medio occidentale in un contesto naturale molto suggestivo.  Sistemazione in hotel su una piccola isola del bellissimo lago Pewa.
Nel 17mo secolo Pokhara apparteneva al Regno di Kaski, uno dei più importanti fra i 24 regni allora esistenti in quelle zone; regnava un ramo collaterale della famiglia reale Shah. Ancora oggi sulle colline che circondano Pokhara  esistono importanti resti di fortilizi in pietra di epoca medioevale. Nel 1786 Kaski e gli altri regni furono unificati da Prithvi Narayan Shah nel nascente regno del Nepal. Da allora, Pokhara divenne un importante luogo di interscambio commerciale, in posizione strategica sia per le rotte Est-Ovest (fra Kathmandu e Jumla) sia per quelle Nord-Sud (fra il Tibet e le pianure indiane). Maggior centro amministrativo del Nepal centrale, Pokhara è anche un luogo piacevole da visitare: oggi è la seconda destinazione turistica per importanza dopo la Valle di Kathmandu.

25 aprile

Al mattino volo aereo per Jomoson (m. 2700), cittadina ubicata quasi al termine della Kali  Gandaki, valle che un tempo costituiva la principale via di traffico commerciale tra l'India ed il cuore del Tibet. Compresa fra le due cime di oltre 8000 metri del Dhaulagiri e dell'Annapurna, essa costituisce il solco vallivo-fluviale di maggiore profondità di tutto il pianeta. Jomosom è il centro amministrativo della regione del Mustang. Incontro con la guida e lo staff che ci seguirà nel corso di tutto il trekking. Dopo la registrazione dei permessi, inizia il percorso.
Nel pomeriggio da JOMOSON a KAGBENI (m.2810)
Dislivello in salita 100 m.  dislivello in discesa 50 m. Tempo: ore 3/3.30. Una tappa breve, e quasi in piano; il sentiero si mantiene sulla sponda est del largo e sassoso fiume Kali Gandaki. Attraversata la valle laterale del Panga Khola si aggira una ripida parete rocciosa. Continuando lungo il sentiero si arriva in breve a Kagbeni, dalle belle architetture tradizionali. Di grande importanza commerciale per secoli, è la porta di accesso allo “Upper Mustang”. Bello il monastero ed il chorten (affreschi) all'ingresso del villaggio.

26 aprile

da KAGBENI a CHELE (m.3050)
Dislivello in salita 650 m. dislivello in discesa 150 m. Tempo: 6/7 ore circa E' la giornata che segna il vero ingresso nel Mustang. Oltrepassata Kagbeni e lasciata alle spalle la via dei pellegrini verso Muktinath (che percorreremo al ritorno) si prosegue lungo la destra orografica del Kali Gandaki, sempre in vista della spettacolare mole del Nilgiri. Brevi ma continui saliscendi lungo le sponde consentono di evitare un faticoso cammino sul greto del fiume. Attraversata un bella zona desertica, punteggiata di cespugli spinosi, si raggiunge Tangbe, villaggio tibetano integro e pittoresco, con i suoi bei campi coltivati a terrazze. Ridiscesi al greto del fiume, si tocca Chuksang (m.2980), villaggio sormontato da pareti rocciose con numerose, antiche abitazioni rupestri. Superato un ponte un breve ma ripido sentiero conduce al villaggio di Chele (3050 m.) arroccato su belle rocce rossastre e da cui si gode di uno dei più bei panorami del Mustang.

27 aprile

da CHELE a SYANGMOCHEN (m.3818)
Dislivello in salita m.1100 dislivello in discesa m. 400. Tempo: ore 6.30/7 Tappa molto interessante, faticosa, caratterizzata da canyon ed erosioni dai colori spettacolari e forti saliscendi. Subito dopo Chele, una ripida salita porta ad un panoramico pianoro. Si prosegue poi più dolcemente, sotto dirupi verticali e seguendo le rientranze della parete. Visibile in lontananza la catena del Damodar Danda, al confine con il Tibet. Una breve discesa conduce a Samar, piacevole insediamento circondato da salici e da canali di irrigazione. Scesi in un profondo canyon, si sale al passo di Bhena (m. 3838) e si ridiscende al villaggio omonimo (due case). Si risale ad un ampio e panoramico valico (Yamda La m.4010) da cui si discende fino al minuscolo villaggio di Syangmochen  (m.3818).

28 aprile

da SYANGMOCHEN a GHEMI (m.3620)
Dislivello in salita m.700 dislivello in discesa m.900. Tempo: ore 6/6.30. Dopo un poco accentuato valico, si perviene a Geling, ampio villaggio con campi coltivati e un monastero molto interessante (Tashi Choling Gompa). Si superano due passi, Nyi La (m.4010) e Ghemi La (m.3755) e si perviene a Ghemi, bellissimo villaggio noto per le vicine sorgenti e per l'antico monastero buddista di Shedrup Dargye.

29 aprile

da GHEMI a TSARANG (m.3560)
Dislivello in salita m.700 dislivello in discesa m.750. Tempo ore 6/7. Giornata molto interessante. Dopo aver superato un passo, breve e non molto faticoso, si perviene a Dhakmar in un contesto strabiliante di rocce e canyons colorati. Domina il rosso, il sangue del demone Dach ucciso da Guru Padma Sambhawa nell'VIII secolo. Si risale al passo di Mui La (m.4170) dal quale si raggiunge il bellissimo Monastero di Lo-Ghyekar e poi, con lunga discesa e risalita finale, il villaggio di Tsarang. Bellissimo il monastero rosso, nel cui gompa sono presenti belle statue, collezioni di thanka ed affreschi del Budda seduto. Interessante, anche se ormai quasi in rovina, il palazzo reale.  
Lo-Ghyekar Gompa è un vecchio monastero (fra i più antichi del Nepal) popolare fra i buddisti tibetani. E' situato ad una altitudine di 3934 metri. E' il solo monastero della setta Ngiungpa, costruito nell'8° secolo. E' più antico di "Samye Gompa" in Tibet (Samie). Secondo la leggenda, gli antichi abitanti dei villaggi nell'8° secolo non riuscivano a costruire il Gompa di Samye. Tutti i loro sforzi spesi durante il giorno venivano distrutti dai demoni durante la notte. I lama sognarono che Guru Padma Sambhawa avrebbe potuto risolvere il problema, e fu allora che la gente decise di chiamarlo. A seguito dell'invito, egli raggiunse il Tibet attraversando la regione infestata dai demoni, cosa che gli fu resa possibile dai suoi magici poteri. Quando raggiunse il luogo dove doveva essere costruito il Gompa di Samye, egli comprese che la causa delle distruzioni era proprio il magico potere dei un demoni. Suggerì allora che per primo dovesse essere costruito il Gompa di Lo-Ghyekar, nel Mustang, e solo dopo avrebbe potuto realizzarsi con successo la costruzione di quello di Samye in Tibet. Durante il suo viaggio di ritorno nel Mustang superiore, il Guru uccise il demone nel luogo dove ora è situato il Gompa di Lo-Ghyekar. Si crede altresì che il lungo "muri mani" di Geling fu costruito partendo dall'intestino del demone e che le rocce e i canyons presso Dhakmar siano rossi a causa del sangue sparso dal demone durante il combattimento. Il Gompa di Lo-Ghyekar fu costruito seguendo le istruzioni di Guru Padma Sambhava, e dopo di questo anche la costruzione di quello di Samye fu possibile.

30 aprile

da TSARANG a LO MANTHANG (m.3800)
Dislivello in salita m.450 dislivello in discesa m.150. Tempo: ore 3.30/4. Tappa breve e con limitati dislivelli, che offre all'inizio uno splendido panorama su Tsarang ed i massicci del Nilgiri, del Tilicho e dell'Annapurna. Si inizia scendendo in un profondo e spettacolare canyon, per risalire poi ad un valico estremamente panoramico, da cui si vede la parte occidentale della valle di Lo Manthang, il monastero rosso e grigio di Namgyal e Tingkar, sede del palazzo reale estivo. Si continua in una valle ampia e sabbiosa, circondata da imponenti falesie; una spaccatura nella roccia, quasi una finestra, indica l'ultimo passo che precede la discesa su Lo Manthang, la mitica capitale del Mustang. Lo Manthang, circondata da aridi pendii e difesa da una intatta e robusta cinta di mura si presenta ai trekkers come una visione d'altri tempi.

1 maggio

Escursione a villaggi a nord di Lo Manthang (Chhosar, Garphu, Dhuk)
Dislivello m. 250 in salita e discesa. Tempo: ore 6.30. Garphu è a circa un'ora di cammino dal confine con il Tibet. Particolarmente interessanti sono il Gompa di Garphu, il Monastero di Thubten, situato  sotto una perete rocciosa alla quale è appoggiato, mentre il gompa è all'interno di una grotta, e Jhong Cave, insediamento risalente a 2500 anni fa e ancora abitato pochi decenni orsono, antico e storico sistema di grotte su 5 piani e oltre 44 stanze.

2 maggio

LO MANTHANG: Festa del Ti-Ji (primo giorno)
La festa del Tiji ha luogo a lo Manthang, immutata da secoli, il 27°, 28° e 29° giorno del terzo mese del calendario tibetano. E' un rito cerimoniale fatto di suoni e danze (cham) eseguite dai monaci per celebrare l'eterna lotta fra il bene ed il male, che alla fine verrà sconfitto, in un insieme policromo di costumi e di maschere e di ritualità iniziatica. Spettatori devoti affluiscono dai diversi villaggi per testimoniare il loro fervore religioso e per esibire i loro vestiti ed i monili delle grandi occasioni.

3 maggio

LO MANTHANG: Festa del Ti-Ji (secondo giorno)

4 maggio

LO MANTHANG: Festa del Ti-Ji (terzo giorno)

5 maggio

da LO MANTHANG a YARA GAON (m.3650)
Dislivello in salita m.400 dislivello in discesa m.750. Tempo ore 6/7. Lasciata lo Manthang, si risale al Lo La e, lasciato il sentiero verso Tsarang, si piega a destra e si percorre lungamente in saliscendi un sistema di creste fino ad affacciarsi verso ovest su un fantastico mondo di canyons, forre, pinnacoli ed altri incredibili fenomeni di erosione. Si scende ripidamente a Dhi, bel villaggio con una ampia oasi di terrazze coltivate. Si attraversa il bacino del Kali Gandaki e ci si addentra nel solco del Puyung Kola. Lungo il canyon si trovano ancora strane erosioni, pinnacoli, grotte; la valle è un ottimo luogo di ricerca di fossili. Con breve salita si perviene al villaggio di Yara Gaon.

6 maggio

Yara Gaon - Luri Gompa - Yara Gaon
Dislivello in salita e discesa m.400.
Giornata breve e di impegno limitato: 5 ore sono sufficienti per raggiungere il Gompa e per fare ritorno. Percorso ad anello attraverso suggestivi canyons e il piccolo villaggio di Ghara.
Luri Cave Monastery, conosciuto come Luri Ghang Gompa e databile fra il 13° e il 14° secolo, è situato all'interno di una grotta, a 4005 metri di altitudine, con diversi delicati affreschi. Il sistema di grotte lo rende unico nel suo genere ed esso costituisce uno dei luoghi maggiormente venerati del Mustang. Il monastero si riconduce alla setta del buddismo tibetano dei Dukpa Kagyu.

7 maggio

da YARA GAON a TANGE (m. 3370)
Dislivello in salita m.200 dislivello in discesa m.500. Tempo ore 5.  Si discende a Dhi e si percorre per lungo tratto il letto del Kali Gandaki Si entra poi nella valle del Tange Khola, si attraversa il fiume in diversi punti e si sale fino ai campi di Tange. Numerosi guadi facili.
Tange è un piccolo villaggio di circa 30 case, la maggior parte fra loro addossate e percorse da strettissimi vicoli.

8 maggio

da TANGE A TETANG (m.2940)
Dislivello in salita m.700 dislivello in discesa m.750. Tempo ore 8. Tappa molto impegnativa, la più lunga e faticosa dell'intero trekking. Il sentiero scende al Tange Khola. Attraversato un ponte si sale sulla sponda opposta per ridiscendere al largo piano sassoso dello Yak Khola. Da qui inizia una salita, piuttosto faticosa, di circa 900 m., mitigata però dai fantastici panorami verso Tsarang, Lo Manthang ed il Tibet. Raggiunto un primo passo, con vista sul Dhaulagiri, e superata una bella sorgente (Pa-Khola m. 4090, in secca in questa stagione), si perviene dopo una breve salita ad un secondo passo, che costituisce il punto più alto di tutto il trekking (m.4200 circa). Raggiunto l'alto ciglio della valle del Narsing Khola, si inizia la discesa, tra imponenti pareti e gole che cadono verticalmente per 1000 metri verso il sottostante fiume. Lungo un sentiero sassoso si giunge ad un bivio: il sentiero di sinistra, attraverso canyons  e gole erose, scende verso Tetang. Il villaggio di Tetang è situato fra due colline, in luogo riparato dal vento che soffia impetuoso lungo tutta la valle del Kali Gandaki. Sovrasta di poco il villaggio di Chuksang dal quale si è transitati il 26 aprile nella tappa da Kagbeni a Chele.

9 maggio

da TETANG A MUKTINATH (m.3730)
Dislivello in salita m.1100 dislivello in discesa m.350. Tempo ore 6. Il sentiero scende fino ad attraversare il fiume e successivamente risale un ghiaione. Si procede in una stretta valle fluviale, dopo aver superato una zona di sale bianco affiorante. Abbandonata la valle principale, si sale lungo una valle più aperta fino ad un passo (Gyu La m.4077). La discesa verso la valle è dolce e dopo una breve e facile salita si perviene a Muktinath.
Il nome Muktinath (dio di salvezza) è il nome di una divinità induista. Muktinath è luogo santo da sempre e ogni anno migliaia di devoti da Nepal, India e Tibet giungono qui per la salvezza e la purificazione della loro fede. Nel tempo, molti re da ogni parte dell'Asia hanno visitato con devozione questo luogo. E' uno dei più importanti centri di fede sia per gli induisti sia per i buddisti, esempio di tolleranza religiosa come solo si realizza fra queste due grandi metafisiche. Templi, acque,  fuoco, terra ed aria che insieme coesistono ne fanno un luogo straordinario.  

10 maggio

da MUKTINATH a JOMOSON m.2700)
Dislivello in discesa m.1000. Tempo ore 4. Ultima tappa del trekking. Il sentiero scende al villaggio di Jharkot, dove si visita un monastero, recentemente ristrutturato, di grande interesse. Sempre in discesa, si raggiunge il bacino del Kali Gandaki che si percorre in direzione sud fino all'abitato di Jomosom, fine del percorso del trekking. Cena e notte in guest house.

11 maggio

Volo per Pokhara e da qui in volo per Kathmandu. Trasferimento in hotel. Nel pomeriggio visita di Svayambu e della parte centrale, storica e monumentale di Kathmandu.

12 maggio

Kathmandu: di prima mattina, volo verso la catena himalayana, nella zona del Monte Everest, per ammirarne la conformazione e la suggestiva bellezza. Durata del volo circa 50 minuti.  Successivamente, visita della città medioevale di Bhaktipur. Serata con cena e spettacolo in un noto ristorante di Kathmandu.

13 maggio

Kathmandu: giornata libera per visite, escursioni e relax. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza per l'Italia.

14 maggio

Arrivo in Italia (mattina)

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