Menu principale:
.
La gita si è svolta regolarmente con la partecipazione di 20 umani e di un simpatico Jack Russel di 3 anni di nome Piero. Bella giornata di sole con via vai di nuvole; temperatura resa piacevole anche da una leggera brezza. Gita di ampio respiro, aperta, panoramica, orizzonte un po' velato. Stupende e varie le fioriture, di ogni tipo, fra le quali la rara peonia selvatica.
Il percorso è stato integralmente quello previsto, che qui ricordiamo.
Le “Creste di Campo Felice” dell’escursione sono quelle che contornano, a sud e ad est , la Piana di Campo Felice, e che delimitano la maggior parte del comprensorio sciistico. Dalla piana di Campo Felice (1516), in leggera pendenza, si è risalito in direzione sud, attraverso un bosco di faggi, fino a pervenire sulla dorsale in corrispondenza della quota 1916 del monte Vallone. Volgendo ad est, si è percorsa la linea di cresta con bel panorama verso Cimata di Pezza, il Rifugio Sebastiani, il Velino, le punte Trento e Trieste ed il monte Magnola. Superati con trascurabili dislivelli le quote del Nibbio e del Cisterna, è stata raggiunta la vetta del Monte Rotondo (2064) con la sua alta croce.
Amplissimo il panorama su gran parte dell’Appennino Centrale e sul Fucino.Dalla vetta, sempre per cresta, con ripida discesa, al Valico della Brecciara (1715), dal quale si è risalito il Serralunga (1916) per poi scendere nuovamente fino a Forca Miccia (1695). Da qui, al punto di partenza dell’escursione.
Percorso ad anello lungo ma facile – Tempo di percorrenza 6 ore circa, sosta pranzo esclusa – Dislivello 600 m.