Menu principale:
.
L'escursione aveva come meta la Cima Giovanni Paolo II, situata a quota 2425 metri della cresta che dal Pizzo Cefalone conduce alle Malecoste, sulla catena occidentale del Gran Sasso d'Italia. Il toponomastico ha preso questa denominazione solo recentemente, in omaggio a Papa Giovanni Paolo II per il suo amore per la montagna, per quella abruzzese del Gran Sasso in particolare, in sostituzione di quella antecedente nota con il termine "Il Gendarme". La cima è ben riconoscibile, anche a distanza, per la presenza di una croce latina trilobata in ferro alta metri 2,30. A titolo di cronaca, ricordo che in memoria del Santo Padre e dei quattro Protettori della città dell'Aquila, sulla croce sono poste cinque icone in bassorilievo in bronzo, raffiguranti le immagini: del Pontefice, di San Massimo d'Aveia Levita e Martire, di San Equizio Amiternino Abate, di San Pietro Celestino, il Papa della Perdonanza, ed infine di San Bernardino da Siena.
All'appuntamento delle 08,30 a Fonte Cerreto si poteva contare una comitiva dei ben 24 partecipanti, i quali dopo un rapido consulto, all'unanimità, hanno preferito utilizzare la locale funivia per trasferirsi a Campo Imperatore. Da qui, alle ore 10,00 circa, ci si è mossi verso il Passo della Portella percorrendo la mulattiera che taglia obliquamente il fianco occidentale del monte Portella in una bellissima giornata di sole temperata da una piacevole ventilazione; sul manto erboso, ma soprattutto sui cumuli di sassi sfusi, numerosi, bellissimi cespugli di Cerastio fioriti. Il percorso prosegue inerpicandosi a ridosso delle pendici molto ripide di Pizzo Cefalone e richiede attenzione per evitare pericolosi scivoloni verso valle. Giunti in prossimità di un terrazzamento da dove di poteva scorgere la croce di Cima Giovanni Paolo II, valutata la situazione, è stato deciso di modificare la meta della giornata e di raggiungere la vetta del Pizzo Cefalone, che ha riservato una grande emozione per lo spettacolo che si è aperto alla vista: condizioni meteo e visibilità ottimali, panorama a 36o°, con possibilità di toccar quasi con mano i più bei monti Abruzzesi, in particolare Pizzo Intermesoli, il Corno Grande e il Corno Piccolo, tutta la catena occidentale ed il lago di Campotosto, visibilissimo con acque di un azzurro intenso. Nonostante il cambiamento di programma, giornata di grande soddisfazione per tutti i partecipanti.